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"Inna, Zet, Nikka e Sasa sono i protagonisti del nuovo lavoro poetico di Ida Travi. Dimorano la terra di Zard, sono i parlanti di una lingua sconosciuta e vicina, i Tolki. Eppure Inna è la sola che sa pronunciare il proprio nome. Se con la sua precedente raccolta poetica, 'Tà. Poesie dello spiraglio e della neve', l'autrice ci ha ammonito sull'esistenza di sopravviventi un futuribile post, ne 'II mio nomee Inna' ci consegna la visione gravida e miracolosa di una resistenza consapevole e sorprendente, giacché 'Siamo baciati dallo spirito del tempo / ci bacia sulla testa lo spirito del tempo / è così che ci pettina, ci inchina'." (dalla nota di Alessandro Pigliaru)